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SINTESI DELL’INTERVENTO DI FRANCO BANCHI ALLA CONVENTION DI VERONA

“LASCIATECI CORRERE LIBERI, FAREMO FORTE IL PDL NELLA GRANDE CASA PPE”

I Popolari Liberali sono inevitabilmente condannati ad essere i “rialzisti” del PDL.

A questo punto non potremmo giocare al ribasso neanche se lo volessimo. E cercherò di spiegare rapidamente il perché.

Del PDL NON SIAMO OSPITI, neppure SOLO i FONDATORI. In realtà e per la verità SIAMO I FAUTORI DEL PROGETTO. Per usare un impegnativo termine biblico, siamo coloro che HANNO CONCEPITO IL PDL IN CHIAVE PPE.

Quindi, possiamo permetterci (quasi come imperativo categorico) di essere esigenti verso questa nascente formazione politica. Potremmo paragonarci , per rigore ed intransigenza, ai Giansenisti. Chiamati come siamo ad applicare al metodo ed ai contenuti del Popolo della Libertà una linea assolutamente diritta.

Vorrei fossimo tutti coscienti, noi per primi, che il PDL, forse già da ora, non può vantare una RENDITA SCONFINATA ED INESAURIBILE. Il motore del PDL deve essere continuamente rifornito di carburante buono e pulito. Per questo l’azione dei Popolari Liberali deve essere particolarmente incisiva almeno su tre versanti:

  • Sullo STILE del fare politica. Al riguardo registriamo con soddisfazione i risultati ottenuti, anche e soprattutto da noi, in tema di VOTO DI PREFERENZA. Il muro delle certezze in campo amico ed in quello avversario si sta sgretolando a partire dal voto europeo. Come Coordinatore toscano sono fiero che, insieme all’amico CARLO GIOVANARDI, questa mite ma decisa battaglia sia partita proprio dalla nostra Toscana;

  • Sui TEMI dell’amministrare e del governare. In relazione a ciò è bene richiamare la storia della DC. Nei momenti migliori ( e sono stati tanti) nella DC esisteva una netta distinzione tra azione di Governo e proposta (anche critica) elaborata dai gruppi parlamentari e dal partito. Oggi occorre recuperare questa distinzione di ruoli. Il PDL non può delegare l’intera sua funzione politica all’esecutivo. Per questo come Popolari Liberali dobbiamo attrezzarci in tema di PROPOSTA ED ELABORAZIONE POLITICA. Al riguardo propongo al Congresso la costituzione di un LABORATORIO DEI POPOLARI LIBERALI entro cui tutte le nostre esperienze e professionalità siano messe al servizio di chi è chiamato e a legiferare ed a governare. Non si tratta di aprire l’ennesimo Forum ma di metterci insieme per elaborare veri e propri progetti trasferibili in iniziative e leggi;

  • Sul METODO DEMOCRATICO. Il PDL non potrà nascere che attraverso una fase transitoria. Siamo disposti ad accettarla pur che sia breve e rispettosa di tutte le identità fondative. Però diciamo subito che il vero obiettivo è costituire prima possibile la “fase due”, quella che passa dalla strada maestra di ogni democrazia: la celebrazione di congressi veri basati sul principio “ad ogni testa un voto”.

Il percorso intrapreso non si presenta dunque facile ed è bene, per questo, evitare le scorciatoie.

Sarebbero scorciatoie, a mio modesto parere, quelle che condurrebbero alla semplificazione delle dinamiche interne al nascente PDL attraverso un nostro avvicinamento previo (incorporazione ? ) o a Forza Italia o ad AN.

Diciamo con chiarezza che molte cose ci uniscono agli amici di FI, ma alcune continuano a distinguerci fisiologicamente. Allo stesso modo ci sentiamo vicini a numerosi aspetti dell’identità di AN, ma su altri abbiamo qualche elemento di riserva.

Tutto ciò è sufficiente a farci dire che i POPOLARI LIBERALI NON SONO OMOLOGABILI alle altre componenti del PDL. Anzi, è bene che alcune nostre peculiarità rimangano tali per il bene stesso del nascente partito.

Alla luce di quanto detto, noi siamo una COMPONENTE A TUTTO TONDO, PARTE ESSENZIALE A TUTTI I LIVELLI DELLA DELICATISSIMA FASE COSTITUENTE.

Il nostro apporto non potrà mai essere relegato ad un SIMBOLICO DIRITTO DI TRIBUNA INTERNO AL PDL.

I POPOLARI LIBERALI DEBBONO ESSERE CLASSE DI GOVERNO NEL E DEL PDL; NON SONO DUNQUE UNA MERA FRONDA IDENTITARIA.

DICIAMO COSI’ A TUTTI I COMPAGNI DI AVVENTURA, A PARTIRE DAL PRESIDENTE BERLUSCONI: FATECI CORRERE IN TUTTA LA NOSTRA FORZA E LIBERTA’. POICHE’ LA NOSTRA CORSA PORTA DIRETTAMENTE ALLA GRANDE CASA DEI POPOLARI EUROPEI..

LA’ SAREMO COMUNQUE, PERCHE’ QUELLA E’ DA SEMPRE LA NOSTRA CASA; ORGOGLIOSI DI CONDIVEDERLA CON UNA COMPAGNIA CHE, SEMPRE PIU’ NUMEROSA, SEGUE LE GRANDI SCELTE VINCENTI DEI PADRI “POPOLARI” DELL’EUROPA.

FRANCO BANCHI

Firenze, 15 novembre 2008