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INTERVISTA MANOLA AIAZZI CANDIDATA ALLE PROSSIME POLITICHE

PER ESSERE SENTINELLE DETERMINATE E CAPACI IN TERRE DIFFICILI, PRONTE A CAMBIARE

La testata del nostro sito intervista Manola Aiazzi, candidata alle prossime elezioni politiche del 4 Marzo 2018 nel collegio uninominale alla camera Toscana 3 (Sesto fiorentino-Mugello) per il centrodestra. Si tratta di un collegio tanto difficile quanto politicamente interessante. In sostanza un'impresa coraggiosa e stimolante, proprio a partire da Sesto Fiorentino, comune di residenza di Manola.

Manola, lei ha alle spalle un lungo ed intenso impegno politico sia in consiglio a Sesto che in Provincia a Firenze. Poi un momento di riflessione. Perché questo rientro impegnativo proprio ora?

Dal Giugno 2014, con la fine della esperienza in Consiglio Provinciale, ho pensato di chiudere l'esperienza politica iniziata nel 1985, ritenendo di aver esaurito il mio impegno politico per occuparmi di altro. Prendermi spazi personali, per la famiglia, per la mia associazione di promozione sociale ed altro. Il mio rientro è stato determinato dal "Si eccomi", dopo la richiesta che mi è stata fatta dagli amici di sempre, per un richiamo ad essere presente in questo particolare periodo della storia della nostra Italia. Anche se ho preso "un giorno" per riflettere ho sentito che umilmente dovevo impegnarmi.

Terra difficile quella che lei rappresenta, egemonizzata dai DS, sempre più autoreferenziali, grigi e senza un progetto...

La sinistra è quella descritta nella domanda (DS non è un lapsus è rappresentativo del caos della sinistra italiana) e aggiungerei inconcludente per quello che riguarda le risposte che il territorio esige, ma molto capace nella gestione del potere tanto da riuscire ancora a narcotizzare le scelte dei cittadini. Detto ciò dobbiamo esserci e con dignità esporre la nostra politica e raggiungere le persone.

Lei è sempre stata una donna di mediazione nel centrodestra eppure fiera della sua identità cristiano-democratica....

E' vero credo nella mediazione dei pensieri e nella sintesi per le scelte. Vuol dire nelle relazioni, nell'ascolto, si creano le scelte politiche. Non posso derogare dai principi della Dottrina Sociale e dai Valori non negoziabili. Ritengo tutto questo il contributo importante per scelte responsabili, per una buona politica. Un valore aggiunto per la coalizione di Centro Destra che rappresento nell'U 3 Sesto Fiorentino (Camera).

Può indicarci le sue assolute priorità per i territori che rappresenta?

Le priorità? Dare soluzione alle infrastrutture ferme da decenni. Un impegno per una revisione delle leggi del Sociale, della struttura Socio-Sanitaria in tutti i settori, per mettere realmente al centro e protagonista la persona, la famiglia, l'ambiente relazionale per una efficace ed efficiente risposta che potrà produrre anche "risparmio" di energie ed economiche; una riconversione di un sistema ormai inefficiente burocratico e sentito lontano dai cittadini impregnato di statalità.

Può spiegare ai suoi potenziali elettori la sua posizione relativa alla costruzione della nuova moschea nell'area fiorentina?

La moschea a Sesto Fiorentino: ho avuto modo di spiegare il mio pensiero (e di molti sestesi) in un'assemblea. Non sono d'accordo ritenendo ingiustificata la vendita del terreno da parte del Cardinale Betori all'associazione islamica Ucoi. Terreno dove si doveva costruire una chiesa in una parte del territorio con diverse difficoltà. Presenza ecclesiale che fu detto avrebbe fatto da cerniera con il centro del paese e un modo per la chiesa sestese per essere più vicina alle sofferenze dando "strumenti " propri della chiesa cattolica, non enfatizzo, ma voglio usare le parole: presenza nella periferia, per portare il messaggio di speranza che nasce nell'evangelizzare in una società che necessita di una testimonianza. Invece si abdica alla missione e si fa commercio con l'Islam. E non mi vengano a parlare di Islam moderato, del Concilio, della Costituzione. Parliamo invece di quale sarà la fonte di finanziamento per l'acquisto e la costruzione, parliamo della reciprocità, parliamo della questione femminile, e di tanto altro. E non mi rispondano con : centro culturale, scambio, dialogo, perché ci credo molto poco. Sono pronta a modificare le mie posizioni se vi sarà motivo. Certo controllerò con attenzione ogni passaggio per essere presente in un percorso non breve.

Non le sembra che in queste elezioni la voce del mondo cattolico sia quanto mai flebile e sbilanciata? Lei come si sta selezionando con questa cultura che sembra sempre più dispersa?

Il mondo cattolico è disperso da molto, la "modernità" di una parte della chiesa ha reso ininfluente le nostre priorità, ; in politica siamo ininfluenti anche perché diversi politici di area diciamo cattolica hanno aderito a un laicismo sfrenato in nome di uno stato laico che ha reso le coscienze flebili e permettetemi la battuta amara, per mantenere posizioni di propria convenienza. Mi relaziono non tanto con la cultura ma con le persone che incontro e parlo serenamente e realisticamente di quello che sta avvenendo ascoltando i "gemiti" di un popolo confuso. Cercando umilmente nell'incontro e nel dialogo di ritrovare le risposte autentiche spesso difficili e non di "utilità".

A quando il momento storico della finale sconfitta del sistema di potere a trazione DS nella nostra Toscana? I segnali sembrano sempre più eloquenti...

Segnali di sgretolamento ci sono: pazientemente e con tenacia proseguire con buoni progetti e programmi politici. Rendere credibile le nostre proposte parlando non degli altri, ma di noi, per come e cosa vogliamo per l'Italia e con gli i Italiani. Come dice un saggio di montagna "passi corti e lenti" so bene che in politica è utile anche accelerare e far sentire la voce con forza. Quando la fine di quel potere? Spero presto intanto siamo sentinelle che aspettano l'aurora.

Una battuta finale rivolta ai giovani, che in questa campagna elettorale sembrano (e non per colpa loro) i veri grandi assenti...

Amo i giovani, li cerco mi piace osservarli ed ascoltarli. Tanto che la mia ApS Artigianalmente è formata da giovani. Capisco che siano disattenti alla politica forse per un pregiudizio non sempre fondato, penso la sentono lontana. Un appello: GIOVANI non lasciate che scelgano per il vostro futuro gli altri. Essi non sono più sapienti di voi, anzi! Venite incontriamoci per conoscerci e vedrete le distanze si accorceranno. Potreste fare come me: pensavo di non avere nulla da dire, che gli altri fossero migliori di me poi trovai passione per le questioni del popolo (politica) ed eccomi ancora qui.

LA REDAZIONE di www.puntotoscappe.it