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LA FEDERAZIONE DEI LIBERI E FORTI PER PROTAGONISMO IDENTITÀ CATTOLICA Roma, 30 giu. – (Adnkronos) – Riaggregare la diaspora cattolica in politica, ricompattando la galassia di associazioni, gruppi culturali e politici, movimenti e partiti che, sul territorio nazionale, sentono l’urgenza di superare la palude della Seconda Repubblica. Questo proponimento è stato espresso vigorosamente da alcuni componenti del Comitato Promotore di Fe.De.Li.F., la Federazione dei Liberi e Forti verso il Ppe, convenuti stamane a Roma ad un evento di presentazione del neonato rassemblement politico-culturale, svoltosi presso la Camera dei Deputati e coordinato dalla giornalista Giuliana Del Bufalo. Hanno partecipato, fra gli altri, Ettore Bonalberti, Publio Fiori, Calogero Mannino e Giorgio Zabeo (con messaggi di adesione di Fiorella de Septis d’Ippolito, Franco Banchi, Antonino Giannone ed Antonino Musacchia), che hanno rivendicato la necessità di concorrere alla nascita della Sezione italiana del Partito popolare europeo, unico contenitore in grado di rappresentare gli interessi ed i valori della grande maggioranza del popolo italiano, alla luce, si legge in un comunicato, del fatto che «manca un Partito democratico caratterizzato dall’ampia e libera partecipazione popolare e collegato alla cultura cristiano-sociale e cattolico-liberale ed ai valori sturziani e degasperiani da riproporre come faro per il Partito popolare europeo. »Il 30 giugno è una data nevralgica e non casuale, che chiama al confronto, accanto alle Associazioni territoriali, gli amici impegnati all’interno del Pdl, del Pd, dell’Udc e della Lega che vivono una condizione di oggettiva irrilevanza in partiti caratterizzati da gestioni leaderistiche e da scarsa democrazia interna«, ha detto Calogero Mannino. (segue) (Pol/Pn/Adnkronos) 30-GIU-11 15:37 NNN

MESSAGGIO DI FRANCO BANCHI (CONFERENZA STAMPA – ROMA 30/06/11)

Care Amiche ed Amici,

per motivi professionali, già anticipati ad Ettore Bonalberti, non posso essere materialmente presente alla Conferenza odierna, a cui tenevo molto. Al fine di rendermi comunque presente a livello culturale, come fosse un indirizzo di saluto e la conferma del comune sentire,vi ri-scrivo i passaggi dell'atto costitutivo fondante il Punto TOSCANA PPE.

Dal 2006 infatti il nostro, come scritto nell'atto fondativo: “ è un punto di aggregazione 'dal basso', spontaneamente costituito nei vari Comuni ed ambienti, che mira a riunire tutti coloro che vogliono costruire anche in Toscana ed in Italia un partito ispirato al PPE, che permetta di creare una fisiologica dialettica politica, di respiro europeo, atta a far competere, anche nel nostro Paese, due forze alternative: una dichiaratamente di centro, ancorata ai valori del personalismo cristiano e dell'umanesimo laico; l'altra riferita alla tradizione socialista e di sinistra. Per realizzare questo ambizioso progetto vogliamo che la costruzione della 'casa' proceda su fondamenta solide, evitando così false partenze, che, fin dal nascere, indebolirebbero l'edificio: assemblaggi verticistici; fusioni forzate che si limitino a mettere insieme spezzoni precostituiti di 'partiti fondatori' o, peggio, rappresentino solo il salvacondotto per garantire le solite riserve di potere”.

Tutto questo – proseguivamo- “ non implica nè l'abbandono dei partiti di appartenenza, nè la costituzione di una super-struttura sovrapposta e trasversale. Si tratta piuttosto dell'avvio di un serio percorso di avvicinamentoè anticipato sul territorio, teso a responsabilizzare, preparare ed organizzare quelle persone e quegli ambiti che credono davvero alla nascita, anche in Italia, del PPE”.

Dunque buon lavoro a tutti verso il comune traguardo!

Prof. FRANCO BANCHI