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Il Presidente regionale Antonio Degl’Innocenti presenta l’associazione

CHE COS’E’ RECTA CIVITAS

Sicuramente e senza ombra di dubbio la politica è parte inscindibile della vita dell’uomo, del quale, ne determina una pluralità di destini. Tutto o quasi ha relazioni con il mondo politico che regola e modella rapporti tra cittadini e stato. La politica detta mode, usi e costumi nonché la pace tra stati. L’articolo 49 della nostra Costituzione stabilisce l’esistenza, per una corretta vita democratica, di partiti politici. Partiti che nel corso del tempo hanno perso la loro “cera” più occupati a mantenere le loro posizioni più che all’interesse della cosa pubblica. Chiaramente non è pensabile pensare ad un’eliminazione di tali organi ma limitarli nelle degenerazioni è sicuramente necessario. Per farlo occorre entrare democraticamente al loro interno e legittimare la politica solo quando è reale espressione di democrazia. La gente pensa che le sorti di un Paese si decidano nelle elezioni pubbliche; esse, in realtà, si giocano soprattutto nei congressi dei partiti. I congressi dei partiti politici costituiscono un momento determinante di potere, perché? Con le elezioni pubbliche si scelgono programmi e candidati che i dirigenti dei partiti hanno “disegnato” a priori. I congressi eleggono i dirigenti dei partiti. Per avere diritto di voto in un congresso, basta essere iscritti al partito che lo celebra. "Controllare” poche persone in luogo di molte è però più facile e dunque, c’è chi lavora perché la gente stia lontano. Solo l’uno per cento degli italiani si iscrive ai partiti politici. Su un milione di cittadini, i circa 10.000 iscritti ai vari partiti, decidono in luogo dei rimanenti 990.000... così la democrazia muore! I congressi sono convalidati anche in casi in cui non dovrebbero esserlo. A bella posta o no, i partiti non cercano maggiori coinvolgimenti popolari. Un maggiore avvento di iscritti liberi da politici di antica usura, può riportare Il rispetto della regola democratica all’interno dei partiti. Gli iscritti che tengono alto il vessillo democratico esistono, ma sono oggetto di non poche angherie; le tante persone libere che vi sono tra quei 990.000 cittadini, devono correre in loro aiuto adesso. Con questo fine, l’iscrizione a un partito è esempio nobile di maturità sociale e morale. Rimanere imbrigliati nei retaggi culturali della presunta contaminazione dell’iscriversi, è come essere complici di chi non vuole i cittadini nella politica. Su questo si incardina Recta Civitas, un’Associazione di liberi cittadini che si prestano alla politica per contribuire al ripristino della regola democratica. Accoglie e assiste chiunque abbia intimamente inteso il significato del presente documento e fornisce momenti diretti di conoscenza proponendosi come una scuola di politica aperta a chiunque, per dare un’informazione genuina sulla cosa politica e magari per dimostrare  che la stessa politica è anche un mondo pieno di opportunità, fascino e cultura. Un’associazione nuova che ha recuperato antichi concetti, ormai lasciati nel cassetto. Una nuova realtà che si è dotata di una Carta dei Valori, approdata anche in conferenza episcopale e nata tra laici. Recta Civitas “è un’associazione che si ispira al concetto classico e cristiano della società civile cui tutti i cittadini sono chiamati a partecipare secondo le loro specifiche capacità e personali orientamenti”. Già dal primo punto della carta dei valori si comprende l’indirizzo e la strada seguiti dall’associazione. Un occasione importante, una nuova realtà che richiama chiaramente, come esposto dal prof. Franco Banchi e prof. Andrea Poli nel loro ultimo volume, “Dizionario essenziale di verità, errori, menzogne e ipocrisie riguardati i cattolici e la politica” (disponibile sul sito www.areabianca.it), ad accogliere il messaggio, “ giudizio storico, decisamente inedito e severo sull’assenza dei cattolici dalla vita sociale e politica del nostro paese” e con l’invito del pontefice Benedetto XVI ad “una nuova generazione di laici cristiani impegnati” (omelia del 7 settembre 2008 a Cagliari). Recta Civitas, infatti, si richiama alla Dottrina Sociale della Chiesa riaffermando riafferma “che l’Italia ha una ben precisa e storica identità: la cultura che ha origine da quella greco-romana e giudaico-cristiana e che è ispiratrice dell’Occidente e in particolare dell’Europa dove i Cattolici saranno chiamati sempre più ad una maggiore, autentica e coraggiosa testimonianza”. Obbiettivo di questa nuova ed inedita associazione è quella di essere luogo ed occasione di dibattito politico e sociale collaborando “collaborare con quanti hanno lo scopo di costruire il Partito Popolare Europeo in Italia e respingere il relativismo e il nichilismo imperanti nella cultura laicista e giacobina tanto viva e radicata nella nostra Nazione”.

Segretario Regionale Toscana Recta Civitas

Antonio Degl’Innocenti