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Num. 69 del 24 giugno 2011

FOCUS

A MARGINE DELLE ELEZIONI COMUNALI DI MILANO

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri il presente articolo inviatoci dal Dott. Antonino Giannone, vice-presidente nazionale dell’Associazione Liberi e Forti, con cui Puntotoscanappe.it, già da tempo sta lavorando proficuamente in nome della costituzione di una sezione italiana del PPE. L’amico Giannone ha contribuito al buon successo della Lista MILANO AL CENTRO, che era in appoggio della candidatura di M.Letizia Moratti. La seguente riflessione ci sembra molto interessante per descrivere i rapporti reali tra politica e Chiesa, in uno dei laboratori più in vista della scena nazionale.

E' legittimo criticare il Cardinale che fa politica contro i valori non negoziabili? Da molti anni e' stato sempre chiesto dai partiti di sinistra che la Chiesa non deve dare indicazioni di voto ne' a favore, ne' contro questo o quel partito politico. A Milano invece i partiti di sinistra, nelle recenti elezioni amministrative, non hanno protestato contro chi ha infranto questa loro "norma" e cioe' contro il cardinale Tettamanzi quando questi si e' pubblicamente espresso a favore di Pisapia, candidato a Sindaco di Milano. Lo stupore e' stato notevole per chi e' un moderato, un popolare, un liberale e riformista e in particolare per i cattolici, non per i catto-comunisti, quando hanno letto in piu' occasioni del sostegno pubblico dato dal Cardinale Tettamanzi a Pisapia, tenuto conto che quest'ultimo, in coerenza con la sua estrazione culturale e i suoi precedenti da Parlamentare, sosteneva nel suo programma punti del tutto antitetici ai valori non negoziabili che tante volte hanno sostenuto il Beato Giovanni Paolo II, il Papa Benedetto XVI e la stessa Conferenza Episcopale Italiana. Ci riferiamo: alla difesa della vita, al no all'eutanasia, alla tutela della Famiglia antropologica, al no al riconoscimento delle coppie omosessuali, come famiglia, alla liberta' di scelta per l'educazione dei figli. Valori che, col voto alla sinistra, vengono disattesi. Non è infatti un caso se dalla Giunta di Pisapia sia gia' evaporato nel nulla l'assessorato alla Famiglia. Ci sembra inoltre grave, per la liberta' di espressione, che chi ha fatto prima di noi simili considerazioni critiche sia stato "disprezzato giornalisticamente" da Famiglia Cristiana prima e sorprendentemente da Avvenire che invece dovrebbe tenere in maggior conto le esortazioni e gli insegnamenti che danno i Pontefici nell'esercizio del loro Magistero. Noi cattolici senza aggettivi che seguiamo e obbediamo all'alto Magistero della Chiesa, vorremmo vedere nelle Diocesi che i Vescovi diano ai Sacerdoti direttive e formazione per omelie sul Vangelo, sulla Parola di Gesu' Cristo e non solo segnali continui sui problemi sociali degli immigrati, extracomunitari e rom, ma non altrettanti sui bisogni dei cittadini residenti. Rifiutiamo chi vuole scardinare la nostra anima al punto da farci immaginare oggi che sia addirittura positivo concepirci come una landa deserta per trasformarci in terra di occupazione dell'Immigrazionismo, dell'Europeismo dei banchieri e del Mondialismo capital-comunista.

Antonino Giannone

Vice Presidente Associazione Liberi e Forti (ALEF)