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Num. 47 del 10 luglio 2009

SPECIALE G8

FAME NEL MONDO – POVERTA’ - SOTTOSVILUPPO

Comunicazioni – spunti di riflessione

Molte volte mi domando come credente impegnato nella politica se veramente stiamo facendo tutto il possibile per diminuire la fame e le grandi miserie e tragedie delle persone del Terzo Mondo.

Mi viene sempre in mente come questo sia un problema lasciato alla risposta di qualche offerta, adozione a distanza , comunque un problema di qualche missionario o di qualche associazione di volontariato.

Ma tutte queste belle iniziative di solidarietà non sono della sfera politica; cioè non sono frutto di quelle persone che si assumono il compito di governare i popoli e la terra dove vivere.

Viene bene in evidenza a noi credenti, che vogliamo stare nella storia e nella vita dei nostri simili, che la risoluzione di questi problemi viene dalla politica, la quale ha bisogno di capire cosa fare e progettare.

Molte volte come credenti siamo portati a prendere come verità della politica progetti, concezioni culturali ed economiche, strumenti scientifici, buoni e interessanti, ma frutto di elaborazioni umani a cui mancano spesso la forza spirituale e profetica presente nel Cristiano.

Diceva spesso Giorgio La Pira che il Vangelo è il miglior programma economico sociale che si possa pensare.

Penso che abbia ragione molte volte siamo portati a considerare verità semplici strumenti necessari per gestire il processo economico.

A mio giudizio per risolvere questo enorme problema del Terzo Mondo con il suo sottosviluppo. la morte per fame e malattia e in definitiva la mancanza del minimo diritto umano: La vita, sia necessario cercare la possibile soluzione proprio immergendosi nelle verità delle radici Cristiane aggiornate e sviluppate dalla Chiesa nei suoi puntuali e continui documenti.

In fondo il giudizio divino su i nostri meriti sarà misurato sui nostri servizi resi ai fratelli: Avevo sete e mi avete dato da bere ecc.

E’ evidente e ne è prova tutta la Sacra Scrittura che l’azione di Dio viene trasmessa attraverso gli uomini che rispondono alla chiamata e alla sua missione di salvezza e diventano così Provvidenza del Signore.

Anche la Salvezza è avvenuta a mezzo dell’incarnazione.

Sembra esistere un messaggio fatto dalla Madonna di Medjugorje che comunica ai veggenti il suo grande dolore per il disinteresse degli uomini verso queste tragedie della Fame e gli avvertiva che senza questo interessamento non ci sarebbe stato il bene della Pace nel Mondo.

Cosa fare come politica globale per risolvere questo problema non è facile.

Sappiamo che gli elementi fondamentali per poter innescare lo sviluppo sono:

  • Un territorio da lavorare e coltivare ;

  • Fonti di energia in buona quantità e a basso costo;

  • Acqua in abbondanza;

I popoli dei paesi poveri hanno solo il primo elemento ma in molti casi si tratta di territori non ospitali, molto spesso desertici e comunque non coltivati ne sotto il profilo agricolo ne su quello industriale.

E’ necessario perciò portare questi elementi con la solidarietà dei popoli più sviluppati. Ma questa solidarietà porta vantaggi ad entrambi.

Infatti i popoli più sviluppati hanno ormai problemi di territori troppo intensamente popolati e alcune elementi come la creazione di energia e lo smaltimento dei rifiuti stanno divenendo di difficile gestione e comunque comportano forti ricadute sull’ambiente.

Fare centrali di produzione di energia in territori desertici come sono diversi territori dell’Africa potrebbe essere conveniente per tutti i popoli sviluppati e non.

Si potrebbe creare centrali nucleari naturali come lo sfruttamento dell’energia del sole e centrali nucleari artificiali però costruite in un territorio comunque che da un buon margine di sicurezza per quanto riguarda la vicinanza degli insediamenti abitativi.

Sempre i territori desertici potrebbero essere oggetto di invio di rifiuti convertiti a fertilizzanti o compost per creare un terreno che domani potrebbe essere coltivato.(Es. compost da rifiuti urbani, fanghi da processi depurativi ecc..

Per quanto riguarda l’acqua potrebbe essere sfruttata quella del mare in quanto i notevoli costi di gestione potrebbero essere sopportati dai bassi costi dell’energia sopra descritta. Inoltre portare grandi masse di acqua in terre aride creerebbe con i processi di evaporazione ricadute benefiche anche sul clima.

Tutto questo sarà possibile realizzarlo dove non ci sono problemi per la sicurezza cioè dove il terrorismo è stato sconfitto

L’Italia ha un eredità da farsi perdonare con nazioni come la Libia, Etiopia, e Somalia in quanto queste nazioni sono state occupate e sfruttate dagli italiani in un passato abbastanza recente.

Potrebbe proprio partire da questo risarcimento per il passato questa nuova collaborazione di solidarietà che comporterebbe lo sviluppo per tutti i paesi interessati. Questa potrebbe essere anche una risposta al fenomeno degli sbarchi di clandestini e della migrazione selvaggia.

Gianfranco Rossi

Barberino M.llo, Luglio 2009

LETTERA AL PDL

Nella riunione degli eletti dei Popolari Liberali PDL in Provincia di Firenze di Lunedì 29 Giugno fu deciso di redigere un documento indirizzato ai vertici provinciali del PDL, leggendolo pubblicamente durante la riunione di partito del giorno successivo. Di seguito riportiamo il testo in oggetto:

Cari amici,

nell’occasione dell’assemblea provinciale degli eletti PdL, a nome delle amiche e degli amici che fanno riferimento al movimento dei Popolari Liberali PdL di Carlo Giovanardi, riunitosi nei giorni scorsi a Firenze, chiedo:

  1. che, nei tempi e nei modi più ravvicinati e diretti, sia possibile fare un’analisi ampia ed approfondita delle luci e delle ombre emerse dai risultati delle ultime amministrative e provinciali di Firenze;

  2. che, in relazione a quanto previsto dallo statuto ed ancor di più dal buon senso politico,siano immediatamente istituiti gli organi provinciali e della città di Firenze del partito, nel rispetto della rappresentanza plurale e al fine di raggiungere decisioni condivise da percorsi democratici e collegiali;

  3. che l’organo provinciale effettivamente costituito provveda a determinare i criteri per la nomina dei coordinamenti comunali del PdL nella Provincia. Al riguardo crediamo opportuno far precedere tali nomine da una diffusa consultazione sul territorio tenendo conto dei risultati elettorali recentemente conseguiti in loco;

  4. che in relazione alla costituzione degli organi previsti, riteniamo opportuno, almeno tendenzialmente, evitare il cumulo delle cariche almeno tra quelle elettive -istituzionali e le altre di partito.

Siamo convinti che tali richieste possano interpretare anche il sentimento del nostro elettorato, che chiede la costituzione di un partito partecipato e democratico, compresa la selezione trasparente della classe dirigente.

Offriamo dunque questo contributo al dibattito e ci impegniamo conseguentemente a dare ampia diffusione al presente documento.

Manola Aiazzi

Coordinatrice Popolari Liberali PDL provincia Firenze

Firenze, 1 Luglio 2009

CRONACHE DAL CONSIGLIO

Alcune settimane fa, abbiamo proposto un Odg da presentare in tutti i Consigli della Toscana. Il primo esempio viene da Campi Bisenzio, dove Brunella Cresci ha già inoltrato il testo che segue:

Al Presiedente del Consiglio

ALESSANDRO TESI

Campi Bisenzio

 

Oggetto: o.d.g. a sostegno della proposta del Sottosegretario alla P.D.C. con delega alla Famiglia, Sen. CARLO GIOVANARDI, relativa ai finanziamenti per le madri      disposte a  rinunciare all’aborto.

 

CONSIDERATA  l ‘assoluta  priorità della vita umana, da cui parte la promozione vera di ogni uomo, dal concepimento alla morte naturale; 

CONSTATATO  che in Italia il ricorso all’aborto è fenomeno ancora esteso e la legge 194 risulta largamente inapplicata, sia per la carente informazione che per la scarsa e concreta tutela della maternità, con un discutibile  funzionamento dei consultori .

ACCERTATO che il  ricorso all’aborto sussiste spesso per  cause di disagio economico e sociale e la mancanza di un concreto sostegno favorisce, di fatto, tale drammatica scelta che, per la donna è sempre una sconfitta e per lo Stato un costo non indifferente.

APPURATO,  per trentennale esperienza che, molte coppie italiane, in attesa di adozioni internazionali, sarebbero disposte ad adottare il  figlio di una madre che, rinunciando all’aborto, decidesse di portare a termine la propria gravidanza.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPI BISENZIO SOSTIENE E FA  PROPRIA  LA PROPOST del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, Sen. CARLO  GIOVANARDI

  1. Per incrementare  le iniziative dei Movimenti Per la Vita  volte ad informare e sostenere  quelle  donne che sarebbero, per vari motivi sociali ed economici, costrette ad abortire e volessero  invece perseguire un’alternativa di vita.

  2. A limitare l’aborto con ogni mezzo possibile, anche con incentivi, da studiare opportunamente, alle donne che scelgono di tenere i figli.

  3. A promuovere modalità di adozione di quelle famiglie che desiderano limitare gli aborti ed avere un bambino

BRUNELLA BRESCI – UNITI PER CAMPI

Campi Bisenzio, 29 giugno 2009         


FOCUS

SANTA MARIA NOVELLA : RITORNA IL PROFUMO DI FIRENZE

Tra incantevoli alchimie, storie d’oltre oceano e profumi inebrianti, l’Antica Officina Profumo di Santa Maria Novella non può certamente lasciare indifferenti. Al 285 di Lafayette Street si apre uno scenario incantevole, un pezzo di storia che riporta a NY le più antiche tradizioni farmaceutiche dei frati Domenicani e lo splendore della corte medicea. Oltre cinque secoli di storia danno a questa realtà un’enfasi particolare, avvolta dalla tradizione e dalla cultura del “bel paese”. Girando per il negozio capita di entrare a contatto con una realtà passata, lontana, quasi mitologica, ma che riesce ad appassionare qualsiasi persona. Davvero interessante è la storia dell’Officina Profumo farmaceutica di Santa Maria Novella che, inevitabilmente legata ai Frati Domenicani, racchiude anni di ricerche e tradizioni che fanno di quest’officina un museo di alchimie, profumi, liquori, creme e saponi. L'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, creata nella prima metà del secolo XIII dai frati domenicani, è una delle più antiche farmacie ancora attive. Risale al 1381 la prima documentazione relativa alla produzione di aromi e profumi. La Farmacia, tuttavia, nacque ufficialmente nel 1612, per suggerimento del Granduca di Toscana. Fino al 1659 essa fu retta da Fra' Angiolo Marchissi, che ottenne il privilegio di chiamare la Spezieria "Fonderia di Sua Altezza Serenissima". Nel secolo XVIII arrivò ad esportare i preziosi prodotti, realizzati in base alle formule dei frati speziali, fino alle Indie e alla Cina. Nel 1866 fu venduta dall'ultimo titolare Damiano Bensi al nipote Augusto Stefani, antenato degli attuali titolari. La farmacia conserva intatti gli arredi costruiti nel corso del tempo. Il salone di vendita fu trasformato nel 1848 da Domenico Beni, che mantenne la volta gotica della preesistente cappella donata nel 1335 dalla famiglia Acciaiuoli ai frati. Il salone è arredato con scaffali in stile neogotico. Alle pareti gli affreschi di Paolino Sarti celebrano il fasto delle farmacie nel mondo. La sala prospiciente il giardino, detta Sala Verde, costruita per mettere in comunicazione il nuovo nucleo con quello più antico, conserva l'arredo originale della metà del secolo XVIII, con le pareti coperte in filaticcio di seta, le mensole che reggono urne, gli scaffali, i divani e gli orci a grottesche. Entrando nella Sala Verde, lungo la parete di sinistra, si può osservare un ritratto di Galileo Galilei del secondo decennio del secolo XVII. La sala dell’Antica Spezieria, riservata alla vendita dal 1600 al 1848, alla quale un tempo si accedeva dal portone di Matteo Nigetti, conserva i sobri armadi seicenteschi con vetrine e ripiani, il lungo banco di vendita e i decori del soffitto in stucco, con nastri e festoni del tutto simili a quelli eseguiti ad intaglio che sormontano gli scaffali. Nelle vetrine di questa sala sono conservate alcune copie dei termometri ad alto fusto e a spirale dell'Accademia del Cimento, i cui originali si trovano nel Museo di Storia della Scienza. Le collezioni scientifiche, comprese tra Seicento e primo Novecento, esposte nella sala vendita, nella Sala Verde e nell'Antica Spezieria, comprendono tre nuclei: vasi da farmacia in ceramica (manifatture di Montelupo, Richard Ginori, Chini); vetri da farmacia (bottiglie e vasi di varia manifattura); strumenti scientifici (termometri, mortai, bilance, misurini). L'Officina Profumo Farmaceutica continua ancora oggi la sua fiorente attività di produzione nella Casa Madre di Firenze, sotto l’attenta guida di Eugenio Alphandery, benché siano stati attivati molti altri punti vendita sparsi in tutto il mondo (Roma, Milano, Forte dei Marmi, Barcellona, Madrid, New York, Brugges, Londra, Kyoto, Osaka, Tokio, Los Angeles, ....).

L’Officina presenta una vasta gamma di preparazioni che riescono ad affascinare anche il pubblico più esigente, tra le quali ve ne sono alcune che fanno storia e sono segno di un’epoca, come le essenze e i richiestissimi profumi, ancor oggi in parte realizzati in base alle formule studiate nel 1500 per Caterina De Medici, futura regina di Francia. Particolare è la storia dell’Acqua di Colonia che, in origine, era chiamata in onore dell’illustre Fiorentina "Acqua della Regina" e solo successivamente prese il nome attuale, quando l’italiano Giovanni Paolo Feminis si trasferì nella città tedesca e ne intensificò la produzione. Tra le preparazioni ancor oggi realizzate in base all’antico formulario dei frati domenicani sono da annoverare l’Acqua di Rose, ottimo rinfrescante per gli occhi arrossati; la linea di prodotti per i capelli; la vasta gamma di prodotti per la cura della pelle, quali la Pasta di Mandorle, ottima per le mani, la Polvere per Bianchire le Carni, valido esfoliante vegetale per la pulizia a fondo del viso, e sempre per il viso, il latte detergente, i tonici e le creme nutrienti ed idratanti, ed inoltre il latte, le creme, gli oli per il corpo,i solari, i bagnoschiuma ed i saponi.

Vi sono poi preparazioni studiate prettamente per l’uomo, come la “Lozione Dopo Barba contro il fuoco del rasoio”, disponibile in diverse profumazioni e la “Crema pre-dopo barba” profumata al melograno; è inoltre disponibile tutta una linea dedicata alla cura dei più piccoli che comprende fra gli altri una “Crema di Profumo”, rinfrescante ed emolliente, che profuma la pelle e lo “Shampoo Delicato” che non irrita gli occhi. Accanto ai prodotti cosmetici vi sono infine quelli erboristici quali tisane, tavolette, opercoli, sciroppi e creme a base di erbe tradizionalmente riconosciute come salutari, coltivate con metodi naturali, senza uso di pesticidi e scrupolosamente controllate. Nelle preparazioni entrano solo esclusivamente estratti secchi e polveri senza eccipienti, certificati e titolati: tutto questo garantisce la più alta concentrazione possibile di principi attivi e fa sì che i prodotti dell’Antica Farmacia siano fra i migliori sul mercato. Tra le curiosità dell’Officina Profumo, vi è certamente la linea di prodotti maggiormente esportati. Grazie alla genialità delle tante formule elaborate dai frati speziali, già nel XVIII secolo la notorietà della Farmacia era vastissima. Da lì una continua crescita che vede ancora oggi i numerosi prodotti, realizzati grazie al vecchio formulario dei frati, esportati in tutto il mondo. Tra questi L’Aceto Aromatico o dei Sette Ladri, da usare in caso di deliquio, la cui formula risale al 1600; L’acqua di Santa Maria Novella, nota anche come acqua “antisterica”per la sua azione sedativa ed antispasmodica, creata da Fra Angilo Marchisi nel 1614; L’Acqua di Rose, dall’azione rinfrescante per gli occhi arrossati, venduta già nella seconda metà del 300. Tra i liquori non possiamo dimenticare il più celebre, L’Alkermes, dalla particolare colorazione, l’elisir di China, il Liquore Mediceo e l’Elisir di Edimburgo.

Antonio Degl’Innocenti