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Num. 27 del 3 ottobre 2008

Focus: Alla vigilia della FESTA di S. FRANCESCO dedichiamo un pensiero alla natura.

NON SOLO ‘AMBIENTE’ MA ‘CREATO

Nel mese di Settembre si è celebrata la “Festa del Creato”. Una ricorrenza alla quale dobbiamo volgere un interessato sguardo, viste le sempre maggiori situazioni di degrado che affliggono il nostro pianeta. La festa del creato nasce da una proposta formulata nel 1989 dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Dimitrios, che ha trovato ampia risonanza in tutto il mondo cattolico. Essa è stata ripresa dalla II Assemblea Ecumenica europea di Graz del 1997 e nel 2001 dalla Carta ecumenica di Strasburgo, che ha invitato a diffonderne la celebrazione. La sua accoglienza da parte della Chiesa Cattolica italiana testimonia della sua volontà di condividere la sensibilità ecumenica per i temi ambientali, facendo crescere l'attenzione per essi nella vita delle nostre comunità. L’ambiente è sicuramente una delle meraviglie dono di Dio agli uomini, i quali lo possono dominare. Dominio però non deve essere inteso come sfruttamento, ma come tutela ed esaltazione. In pochi anni, infatti, si possono già notare alcune catastrofi ambientali che hanno colpito il pianeta (scioglimento dei ghiacciai, inquinamento dei mari, buco dell’ozono, e via discorrendo).

Calandoci nella nostra consueta quotidianità possiamo già vedere quanto, ognuno di noi, si occupi della tutela ed esaltazione dell’ambiente. D’altro canto è molto facile imbattersi in strade dove transitano autovetture e proprio li, sui cigli delle carreggiate, è possibile vedere immondizia e degrado. Lattine, pacchetti di sigarette, sacchetti di plastica e chi più ne ha più ne metta. Da qui, in sintesi, ognuno deve ripartire per difendere questo immenso dono di Dio.

Il passo del vangelo “Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” (Lc 14,11),può ben mostrare come la virtù cristiana dell'umiltà ben si presta ad esemplificare il corretto atteggiamento che l'uomo deve avere verso la natura, dono di Dio. Il rispetto per la natura, la sobrietà nei comportamenti, l'abitudine ad evitare sprechi nascono anche dalla consapevolezza che l'uomo non comprende tutti i meccanismi e le modalità degli equilibri naturali, degli ecosistemi e quindi è necessario agire con grande prudenza per evitare di infliggere gravi danni alla natura.

Da qui non possiamo certo dimenticare il ruolo centrale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e degli ecologi, che nel suo cantico delle creature esprime la lode più alta a questo immenso dono, rappresentato dal creato e da tutto ciò che egli contiene. Oggi la superficialità caratterizza gran parte del nostro tempo, ma tutto ciò, “fa da sponda ad un difetto più grave: il relativismo” come spiegava il professor Roberto Leoni, presidente della Fondazione Sorella Natura. “L’uomo, per me, per sorella natura, è la benedizione del Creato - ha continuato il professore - fatto da Dio a Sua immagine e somiglianza. Occorre affermare questo con forza, tutelare la vita, quindi l’ambiente, con “mano attenta ed amorevole”, come in maniera sublime ci insegna S. Francesco d’Assisi. Dobbiamo affermare l’amore per il prossimo, anche il Creato lo è, e per questo la nostra bandiera è solo e sempre la Croce di Cristo”.

Antonio Degl’Innocenti