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Num. 18 del 13 giugno 2008

I POPOLARI LIBERALI DI FIRENZE E PROVINCIA SI RITROVANO A SCANDICCI

UN INCONTRO NEL RICORDO DI LEONARDO PIANIGIANI E DEL NOSTRO COMUNE AMORE PER UNA POLITICA D’ISPIRAZIONE CRISTIANA

Venerdi 6 Giugno, alla presenza di un cospicuo numero di amici, si è tenuto a Scandicci un incontro provinciale dei Popolari Liberali. Un incontro che doveva essere motivo di gioia per le elezioni appena vinte, ma si è velato di amarezza per la scomparsa dell’amico Leonardo Pianigiani. Infatti, alle 18 del pomeriggio ,presso la Chiesa di San Luca a Vingone, tutti i presenti e molti altri si sono ritrovati per la messa in suffragio di Leonardo. La chiesa stracolma era, senza dubbio, la reale rappresentazione del lavoro di questo grande amico, del suo impegno e della stima che si era creato.

Un impegno che i suoi compagni di viaggio, i Popolari Liberali, hanno voluto ricordare anche nell’incontro che in serata si è tenuto al circolo La Vela. Per l’occasione erano presenti il prof. Franco Banchi, coordinatore regionale dei Popolari Liberali, Manola Aiazzi, Paolo Tognoni, rispettivamente coordinatori provinciale e fiorentino del “gruppo” e Antonio Degl’Innocenti, Segretario Regionale dell’associazione Recta Civitas. Un’occasione importate, oltre ad un momento di festa, che ha raggruppato, a distanza di soli due mesi dal voto, gli amici che già da tempo avevano intrapreso una strada difficile, tortuosa, sicuramente affascinante.

Sta di fatto “ che abbiamo avuto ragione noi e non l’onorevole Casini” ha spiegato Banchi.

Infatti, dati alla mano, è stato possibile esaminare gli spostamenti dei flussi elettorali grazie alle statistiche della Poggi & Partners. Dati che hanno colto nel segno entusiasmando un po’ tutti, visto e considerato che l’ Udc, in Toscana in particolare, ha perso molti voti a favore della Pdl, riconquistandone solo alcuni, valsi la salvezza alla Camera, dai delusi del Pd.

La scelta del Senatore Giovanardi, del prof. Franco Banchi e di tutti gli amici si è rivelata quella giusta. Nell’incontro sono scaturite nuovamente diffuse perplessità per la scelta dell’Onorevole Casini che ha gettato i militanti dei Popolari e Liberali, e gli stessi militanti dell’Udc, nel più totale sconforto. Uno sconforto dovuto alla frammentazione del partito che non ha saputo decidere, in maniera limpida, dove andare e dove collocarsi.

La dimostrazione palese di questa “geometria politica” la possiamo rivedere nella nascita e scelta della Rosa Bianca, che, dopo varie peripezie, pur non aderendo subito alla Pdl, finisce per sostenere (tramite l’On. Baccini) Alemanno Sindaco di Roma. Una situazione sconcertante dalla quale i Popolari e Liberali escono vittoriosi, non per orgoglio, ma per una scelta di coerenza, avendo tra l’altro, intercettato il sentimento politico nazionale.

Sta di fatto, che sotto l’attenta guida dell’On. Casini e l’On. Cesa, il partito che doveva unire non solo ha diviso, ma si è diviso più di tutti prima delle elezioni. In questo contesto è chiaro che non solo si perde di dignità, ma di coerenza e stima da parte del popolo, che ha visto i cattolici impegnati in politica allo sbando più totale.

I Popolari e Liberali, invece, a testa alta anno vinto la loro scommessa,pur avendo già in agenda qualche punto da chiarire con glia mici della Pdl. Nonostante la vittoria, il gruppo dell’On. Giovanardi non è riuscito ad insediarsi come sperato all’interno del Parlamento, in primo luogo, per la mancanza di candidature, anche se ha un’ottima postazione governativa per il suo leader.

Una situazione che è rimasta a cuore a tutti i militanti ed amici dei Popolari Liberali che per le prossime elezioni vogliono chiarezza con il resto della Pdl. Infatti, la Toscana si prepara per le amministrative, comunali e provinciali, europee ed infine, nel 2010, Regionali. Un turnover di elezioni che spingono il gruppo a cercare di insediarsi in maniera consistente ad ogni occasione possibile. Tutto questo non per ripicca ma per una giusta assegnazione di candidature e seggi ad una delle componenti, anche se ancora piccola, fondamentali di un Pdl che sta nascendo.

Infatti, se l’intenzione del Presidente del Consiglio è quella di andare nel Ppe, il gruppo dei Popolari Liberali, rappresenta, senza ombra di dubbio, una delle maggiori”correnti” storiche. Non è possibile pensare di entrare nel Ppe soltanto con la componente della destra storica e dei laico-liberali lasciando a casa la corrente democristiana. A tale proposito, gli amici che hanno partecipato all’incontro hanno posto con forza la loro attenzione sul regolamento che stabilirà e sceglierà gli eletti nel PDL. Su questo fronte il Popolo della Libertà dovrà essere chiaro invitando i Popolari Liberali ,ad ogni occasione possibile, a costruire insieme le regole, lo statuto e la carta dei valori che saranno la matrice di questa nuova realtà politica.

Antonio Degl’Innocenti