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Num. 6 del 29 giugno 2007

Editoriale: E` TEMPO DEL PPE ANCHE IN ITALIA. COSI` SI SMASCHERA IL PARTITO CHE NON C`E` CHIAMATO "DEMOCRATICO"

Finisce così, con l`amarcord in bianco e nero dei Procolarum, che , nell`angusta cappella laica tutta rosso e strisce, testimone un sempre più estraniato Fassino, incorona Veltroni, uomo solo al comando, leader di un partito che non c`è.
Vernissage più emblematico nessuno avrebbe potuto immaginare, black-out ai maxi-schermi italici compresi. Sì, perché la quasi maniacale ossessione dei colori e delle forme, insieme alla studiata ostentazione di un discorso fatto a braccio ( ma, per me, il "gobbo" c`era), hanno ingigantito la macroscopica povertà dei contenuti.
A posteriori la ragione sta tutta dalla parte del professor Omar Calabrese, uno dei principali ed iniziali maitre-a-penser del Partito Democratico, che, qualche giorno fa, motivando il suo ritiro dal battesimo del progetto in questione, parlava della mancanza previa di un "manifesto dei contenuti". Allo stesso modo coglie il bersaglio grosso il colpo scagliato dal Ministro Parisi , lamentando un grave errore di metodo nella costruzione temporale del nuovo soggetto politico: prima occorreva far nascere ed irrobustire il partito, poi pensare alla leadership.
E per una volta ci sentiamo di condivere pienamente un`altra bordata che arriva all`indirizzo di Veltroni, quella lanciata da Rosy Bindi, che, senza mezzi termini, marca con la penna rossa degli errori gravissimi la totale ( sicuramente volontaria, aggiungiamo noi) amnesia relativa ai valori della cultura cattolica.
Se nel contesto di tale cronica difficoltà, aggiungiamo la difesa d`ufficio di Prodi fatta dal neo-leader, che, per naturale senso del contrario, diventa, di fatto, un vero e proprio de profundis, la debacle politica sembra totale.
Ma c`è di più: i capisaldi che hanno costituito l`asse portante del discorso di Veltroni, al netto di svolazzi ed orpelli, sono tutti" pezzi di importazione" provenienti da altre culture, il cui assemblaggio è un capolavoro di demagogia senz`anima. Ecco allora l`apertura all`ambientalismo combinata alle rassicurazioni sulla TAV; le garanzie date ai giovani "precari" e la corsia preferenziale aperta verso la confindustria; la tolleranza verso gli immigrati e l`iscrizione tra le priorità assolute della questione sicurezza: E potremmo andare avanti con vere e proprie perle.
Questa finta novità politica varata ieri, che, nonostante l`abile regia mediatica, apre nel centro-sinistra una vera e propria voragine in tema di contenuti ed identità, deve essere per l`altra metà del cielo politico italiano l`occasione privilegiata per disegnare la fisionomia non effimera di un progetto alternativo a tutto tondo: antropologico, etico-culturale, programmatico e strategico.
Non si tratta dunque di dar vita ad una semplice alternativa di governo, tutta giocata sulla costruzione di un migliore e numericamente vincente contenitore elettorale; l`ambizione è di gran lunga superiore: fondare su pietre angolari durature un`alleanza politica dalla ben riconoscibile filigrana identitaria, forte nei grandi valori di riferimento, moderna ed incisiva nel rapporto tra metodo ed azione politica. Il perimetro di questo "nuovo patto" politico c`è già e, attraverso un respiro di alto profilo europeo, favorisce l`incontro della migliore ispirazione cristiana e di quella umanistica. Questo spazio, che anche in Italia si chiama Partito Popolare Europeo, può e deve essere presto riempito. Sarebbe la miglior risposta possibile al Partito Democratico ed alla sua casa fondata sulla sabbia.

Franco Banchi

Il punto: ANCHE BOLOGNA SPERIMENTA LE CONSEGUENZE DEL RELATIVISMO

In antichità, l`arte, era considerata la massima espressione della genialità umana, ma purtroppo, oggi sembra esser diventata un mezzo che vede come il solo fine un guadagno o peggio, un anticonformismo offensivo; come ci dimostrano le due iniziative "La Madonna piange s.." ( Bologna) e "Messiah Game" . Il problema più grave, però, non è sicuramente il fine ma la concezione dei temi che si possono sviluppare per mezzo delle varie forme artistiche. In antichità si portava un grande rispetto, devozione potremmo dire, per l`arte sacra dato che riportava temi legati al Cristianesimo; tantissime opere dedicate alla Madonna, ai Santi ad episodi della Bibbia. Addirittura si potrebbero citare grandi nomi come ad esempio, Caravaggio, che nonostante la sua vita "movimentata", (visti i locali da lui più frequentati: bische, bordelli e luoghi di malaffare) e la sua tendenza, cosi dicono alcuni critici, ad una presunta omosessualità, dimostra sempre una profonda devozione nei riguardi della Madonna. Nonostante non la raffiguri nelle forme consuete per quel tempo (ne troni, ne sfarzosi abiti ma una profonda umanità circonda le figure della Vergine che è creatura vera. Che sa diventare, unita a Gesù, "luogo di accoglienza"). Oggi, come ci dimostra lo spettacolo che doveva andare in scena il 29 Giugno a Bologna, il quale, metteva in ridicolo la figura della Vergine, qualcosa è radicalmente cambiato. Era ovvio che l`iniziativa dovesse essere bloccata ma quello che stupisce era il patronato che aveva ricevuto. Tale blasfemia è oggi in grado di ricevere riconoscimenti e patrocini tanto da dover far intervenire la Curia e buona parte della Cdl per fermare il tutto. Il Ministro Meandri ha revocato il patrocinio, dopo che si è alzato il polverone, ma come può un ministero patrocinare un`iniziativa che ha come tema una profonda offesa ai cattolici ed alla cultura artistica Italiana? La cosa interessante, poi, è l`esame di un`intervista al direttore artistico dell`evento: " Tante scuse, ma non a tutti. Riccardo Paccosi, direttore artistico, distingue: «Ai bolognesi che si sentono offesi sì. Al Cardinale sì». E alla Madonna? «Alla Madonna no, perché non c'era intenzione di offenderla»". Sembra impossibile, ma purtroppo oggi la realtà ripropone questi temi come espressione dell`arte; per chi cosi vuol chiamarla. Un`assurdità che vede una fase di profondo stallo e deculturizzazione della nostra società dove tanti pensano di poter essere artisti tanto da permettersi di offendere e ridicolizzare, secondo i propri stili di vita, argomenti ed immagini di devozione e profondo rispetto. Autore di questa buffonata è il gruppo gay "Carni scelte" che probabilmente ha pensato di poter portare qualsiasi cosa al loro pari ridicolizzando e sbeffeggiando certe figure, persi ormai in una mentalità depravata. Tanto è costata questa cosa, che rischia di passare alla storia, che ha portato ad una messa riparatrice, presso il santuario di San Luca, da parte dell`Arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra. Ma non solo, visto l`intervento anche da parte di Sgarbi che commenta- " libertà di espressione ma non di insulto. Mettiamo in galera gli artisti blasfemi". Per farla breve, questa è la situazione, che vede il frutto di 50 anni di liberalismo culturale dare alito alla produzione di certe "porcherie" autorizzate da enti comunali, regionali ed addirittura governativi . Non aveva poi troppo ragione il buon vecchio Benjamin Constant ( pensatore di origine svizzera, scrittore e politico francese) quando in materia di libertà individuale aveva un concetto assai irrispettoso e troppo individualista che oggi sembra aver presso campo. Una libertà che non viene più controllata non tenendo conto del prossimo ma che esprime il modo di pensare di ogni singolo individuo (relativismo).

Antonio Degl`Innocenti