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Num. 2 del 11 maggio 2007

Editoriale: LE DUE PIAZZE ED IL PALAZZO VECCHIO DELLE FURBIZIE

Domani, in due piazze romane, si confronteranno non solo due filosofie della famiglia, ma due precise e ben identificate antropologie.
In Piazza S. Giovanni il family day affermerà con grande serenità e convinzione il primato della famiglia fondata sul matrimonio e sulla costituzione italiana. E non si tratta di una parata atta a mostrare i muscoli, ma di una riflessione a voce alta in forma di festa che afferma una presenza ed esige politiche coerenti.
Le famiglie italiane non vogliono più essere terra di conquista verbale delle demagogie di turno; le famiglie italiane intendono mettere alla prova pratica tutti coloro che , nella quotidiana azione politica, intendono portare avanti progetti incarnati, misurabili e verificabili, a cominciare dalle politiche fiscali.
In Piazza Navona ci sarà la cultura "radicale", tanto trasversale da non essere più misurata con la sola etichetta dello storico partito di riferimento. Ormai il laicismo senza aggettivi ideologici (o, all`opposto, con eccessivi appesantimenti ideologici) coinvolge ampi settori del socialismo europeo, dei verdi, del massimalismo di sinistra. Questa cultura rappresenta l`inno al relativismo etico, che, coerentemente con le premesse, si vuole estendere a tutte le età dell`uomo. Noi contestiamo sia le premesse che le applicazioni, ma, almeno, si tratta di una posizione tanto sbagliata quanto chiara.
Invece, la ministra Rosy Bindi ha scelto il "campo neutro" di Palazzo Vecchio, sede dell`inaugurazione della conferenza nazionale sulla famiglia. L`ipocrisia della pasionaria toscana ha voluto che l`organizzatrice non abbia ritenuto opportuno invitare gay e lesbiche.
Questo trucchetto da politica stantia non può passare sotto silenzio. Messa in crisi ed isolata nel contesto del mondo cattolico dal family day, che ha sempre guardato con sospetto, la Bindi ha pensato di riaccreditarsi attraverso l`epurazione dei gay e delle lesbiche dalla conferenza nazionale per la famiglia. Un colpo di spugna inutile e tardivo per compensare la sua sovra-esposizione sui DICO.
Ma i cattolici, buoni conoscitori della S. Scrittura , sanno che l`importante è essere o "caldi" o "freddi", mai tiepidi.

Franco Banchi